IL VALORE PUBBLICO DELLE NOTIZIE

 

 

Se la missione di un organo d’informazione è condensata nel “valore pubblico della notizia“, che dovrebbe fare da specchio della realtà, il suo contraltare, nella cultura informativa soprattutto italiana, si manifesta nella mistificazione dello stesso, attraverso la distorsione dei fenomeni sociali. La dimensione distrosiva del giornalismo italiano è una lunga storia, che si esplica nella fusione d'interessi col sistema politico. Oggi ha raggiunto modalità insopportabili per certi versi, poichè il giornalismo è entrato nello scontro politico in modo estremo.

 

Tutto ciò, dal punto di vista massmediologico, viene tradotto nel modo in cui i mezzi d'informazione organizzano le loro routine produttive, cioè i criteri di selezione delle notizie e di elaborazione narrativa degli articoli di cronaca. Per tale ragione necessita comprendere i meccanismi di distorsione per poi elaborare pratiche legate alla comunicazione giornalistica, ristabilendo la giusta equazione tra gerarchia delle notizie e il valore pubblico delle stesse.

 

L’obiettivo che si propone il “Social Press Lab” è quello di superare dettami e stereotipie proprie alle strutture informative. E‘, in qualche modo, l’idea di ridefinire la mappa sociale della comunicazione, soffermandosi, da un lato, sulle vere ragioni da cui nasce un fatto, senza fermarsi alla superficie, e dall’altro focalizzando l’attenzione sui paesi del sud del mondo, per comprendere realmente ciò quello che succede laggiù.

 

E’ un modello di giornalismo proprio al nostro tempo, vicino più che mai al “citizen journalism”, che ha cambiato il modo stesso d’intendere l’informazione da quando i nuovi media e la rete hanno cambiato il paesaggio sociale. Questo approccio viene proposto attraverso sia le modalità di elaborazione del racconto, in termini di “osservazione”, che va alla radice della notizia, sia in termini  laboratoriali, proponendo attività formative che partano dai concetti “istituzionali” della comunicazione giornalistica, per spingersi verso un giornalismo demistificante. La sintesi tra le due dimensioni la possiamo coniare nel concetto di "Free News", intese nel senso di "notizie liberate" dalla superficialità, dalla mistificazione, dalla spirale del silenzio, dalla commercializzazione informativa, dalla partigianeria politica.

 

Nello specifico, riguardo ai temi del multiculturalismo, se ci ponessimo la domanda retorica: “quale può essere la funzione di un medium informativo in questo tempo storico?“  La risposta meno retorica potrebbe essere: “ Comprendere le vere ragioni che spingono le popolazioni a lasciare la propria terra per cercare riparo in altri continenti e in altri luoghi”.

 

Vogliamo raccontare e stimolare a descrivere il nostro tempo in una sorta di viaggio a ritroso, che ci permetta di guardare agli “stranieri“ come cittadini portatori di diritti negati nei loro paesi d’origine. Sappiamo che i valori della civiltà liberale si fondano sulla possibilità per tutti di essere cittadini liberi e di difendere la libertà altrui, perché questo significa difendere la nostra stessa libertà... Così ci hanno insegnato i padri fondatori dello stato di diritto, e così continuano a raccontarci chi di quei padri fondatori ne vanta l'eredità. Se così stanno le cose, dunque, comprendere le vere ragioni di chi la libertà di essere cittadino non la possiede, oggi è il principale dovere delle donne e degli uomini liberi della nostra epoca.