I GIORNI DELL’ORRORE TRA GAZA E SAN PAOLO

20.11.2012 12:59

 

“Non esistono parole per descrivere lo stretto necessario a coloro che non sanno cosa significhi l'orrore. L'orrore ha un volto e bisogna essere amici dell'orrore. L'orrore ed il terrore morale ci sono amici. In caso contrario allora diventano nemici da temere. Sono i veri nemici...”

 

Foto Ansa

 

Queste parole sono del colonnello Kurtz, nel celebre film di Coppola Apocalypse Now, che racconta, nella sua essenza più profonda, il senso della guerra del Vietnam: “il mio film – diceva il regista – non parla del Vietnam, il mio film è il Vietnam.” Da allora l’orrore è stata una costante nei fatti del mondo, come anche il terrore morale. Ambedue sono nemici del nostro tempo: chi non ricorda l’ex Jugoslavia o il Ruanda, sono immagini indelebili scolpite nella memoria collettiva poiché fotografate dai media di massa. Accanto a queste ci sono orrori però che i media non “fotografano” e per questo forse non sono nemici da temere, come ad esempio gli scempi umanitari dei governi autocratici africani con cui l’occidente ha fatto affari e continua a farli, anche dopo le primavere arabe.

 

Foto Ansa

 

In questi giorni due orrori si stanno consumando sotto gli occhi del mondo, uno fotografato dai media globalizzati l’altro meno: Gaza e São Paulo do Brazil. Ma cosa hanno in comune questi due luoghi così diversi? Secondo il rapporto dell’Unicef, la guerra missilistica israeliano-palestinese, dal 14 novembre fino alle 15,00 ora italiana del 19 novembre, a Gaza ha provocato la morte di 18 bambini, mentre 252 sono rimasti feriti. Numerosi bambini compaiono anche tra i feriti nelle file israeliane. A Gaza gli ospedali sono senza scorte di farmaci. La chiusura del confine a karem Shalom sta per provocare l’esaurimento del carburante. Le poverissime infrastrutture palestinesi stanno per essere completamente devastate. Penuria di acqua per i danni agli acquedotti e pozzi, mancanza di energia elettrica, scuole lesionate e ovviamente chiuse. Fino ad adesso solo gli ospedali si sono salvati.

https://www.unicef.it/doc/4325/crisi-in-medio-oriente-primi-interventi-unicef.htm.

 

Foto Ansa

 

Dall’altra parte del mondo, proprio ieri,  mentre Gaza veniva devastata, l’agenzia Ansa pubblicava una notizia relativa ad un rapporto di un ente brasiliano “Avante Brasil”, il quale, incrociando i dati del ministero della Salute brasiliano e dell’ONU, rileva che in Brasile viene assassinata una persona ogni 9 minuti e 48 secondi, salendo in cima alla lista delle maggiori economie del mondo. Sempre ieri, il quotidiano Folha de São Paulo, pubblicava un servizio sui morti ammazzati in città: 13 persone uccise, tra cui degli adolescenti tra i 14 e i 16 anni, e 10 ferite in una sola notte, 140 uccise nelle ultime due settimane, 144 nel mese di settembre, 982 nei primi nove mesi del 2012. In pratica a San Paolo in questo momento vi è una guerra in corso per i proventi del narcotraffico tra polizia, organizzazioni criminali e una fantomatica milizia di ex agenti di polizia, che sottraggono profitti del traffico di droga, 92 dei quali sono stati uccisi.

https://www1.folha.uol.com.br/fsp/cotidiano/79070-13-sao-mortos-e-10-ficam-feridos-a-tiros-na-grande-sp.shtml

 

Foto Reuters

 

“Come si dice quando gli assassini accusano altri assassini? Mentono! Loro mentono e noi dobbiamo essere clementi con coloro che mentono?! Quei nababbi… io li odio! Li odio profondamente!”  Questo lo avrebbe detto il Colonnello Kurtz…