Venti del sud

 

Quando il vento caldo plana sull’asfalto è come se il tempo si fermasse. I movimenti sono sempre più lenti, le gote iniziano a sudare e la città sembra ridursi ad un involucro da cui è necessario uscire se si vuole respirare. E’ lo scirocco, i pescatori lo chiamano il vento di mezzogiorno, perché proviene da levante. Un vento caldo e umido che soffia in modo costante dai deserti africani. Quando è sul mare la sua potenza è massima, non appena rientra sulla costa s’indebolisce, ma l’aumento della pressione atmosferica rende il clima afoso e umido.

 

E’ il vento del sud, insomma, che tocca i paesi caldi, a cui stranamente si rivela come chiave di lettura delle terre che raggiunge. Sono terre arroventate dal sole, dalle passioni, dagli umori. Sono terre dove i colori si riflettono con luci accecanti, dove le relazioni umane si confrontano con le passioni degli istinti, dove le regole comuni a tutti gli uomini vengono ridefinite all’interno di dinamiche che nulla hanno di comunitario ma che al tempo stesso si fondano sui sensi.

 

Sono le terre toccate dai venti del sud a rappresentare la spia sociale di un mondo capovolto, non solo nell’area mediterranea ma in tutti i sud del mondo dove i venti caldi e umidi investono le interazioni umane, dove i significati e i significanti assumono dimensioni poco codificabili da quei popoli che il vento non tocca. E’ una sorta di comune denominatore che lega le traiettorie geografiche nell’insolvenza di astrazioni cosmiche. Qualcuno parla di regole non scritte, qualcun altro di fisiologico sottosviluppo dei sistemi e delle coscienze, fatto sta che questi popoli raggiunti dal vento del sud si definiscono in funzione di sistemi di significazione simbolica a se stanti, e questo a partire dal potere o per meglio dire dalla concezione del potere…

 

Il Potere è sinonimo di legame appartenenza, parentela, che si tramanda nel tempo. La città viene coperta. I luoghi dove il potere si esplica non sono i palazzi istituzionali, ma sono i salotti, le logge, le consorterie che assumono le conformazioni che meglio si addicono al contesto.

 

L’affiliazione alla famiglia costituisce la credenziale e al tempo stesso la legittimazione per concorrere alla gestione delle risorse. L’appartenenza, l’affiliazione sono elementi fortemente connessi al tessuto culturale, che diventano fondamentali per poter ricoprire un ruolo nella società civile.

 

I diritti negati di ogni singolo cittadino, in quanto soggetto individuale, possono essere riscattati solo con l’affiliazione, come semplice oggetto di scambio. E’ un sistema tradizionale, questo, dove la famiglia è il nucleo basilare dell’organizzazione sociale, che in qualche modo esautora il sistema istituzionale. Un sistema che si erge sulle sorti di popoli antropologicamente soggiogati e che amano farsi soggiogare, voltando spesso dall’altra parte lo sguardo quando si tratta di scontrarsi in prima persona con le contraddizioni della propria terra.