Il paese delle vergogne

 

Pubblicato venerdì 25 febbraio 2011 su https://radiocentomondi.blogspot.it

 

Chi si ricorda della politica dei respingimenti, nei confronti dei richiedenti asilo, adottata un anno fa dal governo italiano?

Politica sancita in un trattato di partenariato con Gheddafi, tra baciamano, amazzoni, ragazze appassionate del dittatore amico. Quel dittatore che nelle sue prigioni permetteva torture, stupri, la cui polizia era in affari con le bande che organizzavano la tratta di esseri umani nel deserto del Niger, linea di confine con la Libia e luogo di passaggio sulla rotta dei respinti.

Chi si ricorda di quella politica salvifica per il bel paese?

Un paese stanco di ospitare gli stranieri venuti dal mare, senza sapere che l'ottanta per cento dei flussi migratori provengono da terra e cioè dai confini con l'est Europa... Intanto il problema sembrava risolto e gli italiani, almeno una parte, erano contenti...

Il risultato qual è stato di quella politica?

Nell'ultimo anno l'Italia  ha ricevuto, nel contesto europeo, il minor numero di richieste d'asilo... Ma vediamoli questi numeri, riportati su Repubblica di due giorni fa, che mettono a confronto paesi a bassa densità...
In Italia 30 richiedenti per milione d'abitanti, conto i 610 del Belgio, i 915 della Svezia, i 720 di Cipro, i 370 del Lussemburgo e dell'Austria e una media europea di 130. Un paese di sessanta milioni d'abitanti deve poter accogliere qualche migliaio di richiedenti asilo ogni anno.

Ecco spiegato perchè oggi l'Unione Europea rifiuta la richiesta del povero ministro dell'Interno italiano che si appella al buoncuore dell'Europa per non essere lasciato solo ad accogliere tutti i profughi che verranno da qui a poco. Però quando tutti gli organismi internazionali lo scorso anno si appellavano all'Italia per non respingere i richiedenti asilo perchè contrario ai trattati internazionli, Maroni cosa rispondeva?

Rispondeva che il trattato stipulato con Gheddafi faceva da riferimento all'operato del governo...