Cile

 

 

 

Cile: Bachelet trionfa,

'ora riforme e nuova Costituzione'

 

Ha vinto con il 62,15% dei voti, ma astensione sfiora il 59%

 

Ansa - 16 dicembre 2013

 

 

La socialista Michelle Bachelet, appena eletta per seconda volta presidente, ha ribadito oggi la sua intenzione di portare avanti un programma di profonde riforme, che includa "una Costituzione che diventi quel patto sociale nuovo, moderno e rinnovato che il Cile chiede e di cui ha bisogno". Bachelet ha battuto con il 62,16% dei voti la candidata del centrodestra, Evelyn Matthei (37,30%), secondo i risultati ufficiali resi noti dal Servizio Elettorale dopo lo scrutinio del 99,96% dei seggi.

 

Nel ballottaggio disputato oggi, dopo il primo turno dello scorso 17 novembre, hanno partecipato poco più di 5 milioni e mezzo di aventi diritto, su un totale di 13,5 milioni, con un tasso di astensione che sfiora il 59% ed è stato definito "preoccupante" dal presidente uscente, Sebastian Pinera. "Grazie a tutti voi, e specialmente grazie ai giovani, che hanno espresso con forza il loro desiderio di costruire un sistema educativo pubblico, gratuito e di alta qualità", ha detto Bachelet nel suo primo discorso pubblico dopo l'annuncio della sua vittoria, aggiungendo che "oggi ormai nessuno può dubitare che il lucro non può essere il motore dell'educazione, perché i sogni non sono un bene del mercato, sono un diritto di tutti".

 

 

Vallejo: riprenderemo

il progetto di Salvador Allende

 

Parla la giovane deputata comunista cilena,

protagonista delle lotte studentesche

e ora simbolo della voglia di cambiare:

una nuova Costituzione

 

   globalist.it  -  23 novembre 2013

Camila Vallejo

 

Da poco tempo è diventata una deputata in Cile, Camila Vallejo è stata il simbolo delle lotte studentesche dal 2011, quando aveva attraversato il Paese sudamericano. Adesso è l'icona del cambiamento, rappresentato da un deciso cambio di rotta, con la coalizione progressista che si presenterà in netto vantaggio al ballottaggio.

La giovane deputata del partito comunista spiega i suoi progetti in un'intervista: «Ho sempre avuto fiducia nel lavoro fatto per strada. Siamo stati molto sul territorio, parlando faccia a faccia con le persone. Però il risultato ha superato le aspettative. Oggi il Cile si è svegliato e vuole cambiare. Questo va oltre la mia candidatura, ci sono gli altri deputati del Partito comunista o gli altri ex dirigenti universitari, i loro risultati sono tutti parte di questa voglia di cambiare».La Vallejo punta l'indice contro i retaggi della dittatura di Pinochet, ancora presenti nel Paese, assicurando però di essere convinta del cambiamento: «Prima nessuno parlava di una nuova Costituzione e adesso la riforma è una delle priorità. Non è possibile vivere con una Costituzione ereditata dalla dittatura militare solo perché non siamo stati capaci di modificarla. Riprenderemo il progetto di Salvador Allende, che è stato interrotto ma non sconfitto. La dittatura di Pinochet ha lasciato una profonda ferita che ancora non è stata sanata. Ora si tratta di recuperare quello che ci è stato tolto».

Alle critiche che adesso gli arrivano dal movimento studentesco, la Vallejo infine replica: "Questa è una caratteristica dei movimenti. Devono mantenersi indipendenti rispetto ai governi di turno. È proprio così che danno vita ai cambiamenti. Abbiamo bisogno di un Parlamento aperto alla partecipazione dei cittadini in generale".

Cile. Elezioni, primo turno

vinto dalla socialista Bachelet

 

notiziegeopolitiche.net   di Giacomo Dolzani – 18 novembre 2013

bachelet_michelle

 

Il primo turno delle elezioni presidenziali cilene ha visto vincitrice, con ben il 46.7% delle preferenze, la candidata socialista Michelle Bachelet, che ha distaccato di oltre 21 punti percentuali la sfidante, Evelyn Matthei, alla guida del centro-destra, fazione che ha governato il paese negli ultimi quattro anni con il presidente Sebastián Piñera.
Già prima che si chiudessero le urne i socialisti erano dati in largo vantaggio (oltre il 30% secondo i sondaggi), che però non si è dimostrato sufficiente per ottenere la maggioranza assoluta dei voti ed evitare così il ballottaggio che invece si terrà il 15 dicembre prossimo.
La Bachelet aveva già in passato, dal 2006 al 2010, ricoperto la carica di presidente ma, a causa delle legge cilena che vieta due mandati consecutivi, non ha potuto ripresentarsi alla successiva tornata elettorale, dalla quale tra l’altro la sua formazione uscì sconfitta.
Al terzo e quarto posto si sono posizionati: con l’11% Bewerber Marco Enriquez Onimani, socialista indipendente e, con poco più del 10%, il candidato indipendente Franco Parisi.
Questo ballottaggio però rappresenta anche lo scontro tra le due anime opposte del Cile, da una parte il partito socialista che fu del presidente Salvador Allende, rovesciato da un colpo di stato militare guidato dalla Cia, l’11 settembre 1963; Michelle Bachelet è infatti la figlia di uno dei generali (Alberto Bachelet) che rimase vicino ad Allende, pagando con il carcere la sua fedeltà; la Mathhei è invece figlia di un altro generale, Fernando Mathhei, che nel ’63 si schierò con i golpisti di Pinochet, garantendosi quindi un posto nel successivo governo come ministro della Sanità.

 

Domenica elezioni presidenziali in Cile,

favorita Bachelet

 

Al voto domenica anche per le politiche

 

 ilmondo.it - 14 novembre 2013

 

Domenica elezioni presidenziali in Cile, favorita Bachelet

 

L'ex presidente Michelle Bachelet è il chiaro favorito nelle elezioni presidenziali di domenica in Cile, che potrebbero quindi segnare il ritorno del partito Socialista al potere dopo il mandato del conservatore Sebastian Piñera, al quale la Costituzione impedisce un secondo mandato consecutivo. I sondaggi danno in fatti la 62enne leader del Ps - la cui popolarità non è mai tramontata - al 47% delle intenzioni di voto contro il 20% della rivale, la conservatrice Evelyn Matthei e il 10% dell'indipendente Franco Parisi: per l'ex capo di Stato sarebbe quindi possibile una vittoria già al primo turno e l'unica incognita sull'esito del voto riguarda lo svolgimento o meno di un eventuale ballottaggio. Bachelet - prima donna ad essere eletta Capo di Stato di un Paese latinoamericano, nel 2006 - è a capo di un vasta coalizione che raggruppa diversi partiti socialisti, comunisti e democristiani: di fronte, una destra alle prese con profonde divisioni interne e non poche defezioni. (fonte  AFP)