Repubblica Democratica del Congo

 

R.D. CONGO. 21 civili torturati

e uccisi da guerriglieri;

guerra civile tra esercito e ribelli

continua a mietere vittime

 

notiziegeopolitiche.net di Giacomo Dolzani  -  17 dicembre 2013

 

Nonostante, solo pochi mesi fa, gli alti dirigenti dell’esercito di Kinshasa avessero annunciato la sconfitta del movimento 23 marzo (M23) e la vittoria totale delle truppe governative sui ribelli, i quali combattevano principalmente nella regione orientale del Nord Kivu, provincia della Repubblica Democratica del Congo confinante con Rwanda ed Uganda, i massacri ai danni nella popolazione civile e gli attacchi contro le forze regolari non si sono interrotti.
Anche oggi infatti, secondo i responsabili della Monusco, la missione delle Nazioni Unite che dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini congolesi e la stabilità in alcune aree del paese, minacciate dalla violenza dei gruppi ribelli, il bilancio provvisorio di un attacco condotto da un gruppo di guerriglieri ed eseguito con “estrema brutalità” sarebbe di almeno 21 civili morti tra i quali, secondo le fonti dell’Onu, molti bambini.
Da quanto è stato riferito le vittime sono state uccise sia con colpi di arma da fuoco ma, in certi casi, anche con pugnali ed altri oggetti contundenti: alcuni cadaveri mostrerebbero infatti evidenti segni di tortura; la strage è avvenuta nei villaggi di Musuku e Mwenda, nel Kivu settentrionale.
La guerra civile, per Kinshasa ufficialmente terminata, e gli scontri tra truppe regolari e fazioni ribelli, i cui membri si sono spesso trasformati in predoni, continuano quindi a mietere morti, soprattutto in quelle regioni come il Nord Kivu, nelle quali il controllo del territorio significa anche possedere i giacimenti di minerali e carbone che vi sono situati.

 

 

 

R.D.Congo annuncia: "Vittoria totale" contro i ribelli M23

 

Governatore Kivu: leader miliziani "è fuggito verso il Ruanda"

 

     ilmondo.it - 5 novembre 2013

 

R.D.Congo annuncia: "Vittoria totale" contro i ribelli M23

 

Il governo della Repubblica democratica del Congo ha annunciato di aver sconfitto i ribelli del Movimento 23 marzo (M23) nell'est del paese. "Gli ultimi miliziani dell'M23 hanno abbandonato le loro postazioni a Runyonyi e Chanzu sotto la pressione delle truppe governative che sono appena entrate lì. E' la vittoria totale della Repubblica democratica del Congo", ha detto il portavoce del governo Lambert Mende. "Runyonyi e Chanzu sono cadute", ha confermato il colonnello Olivier Amuli, portavoce dell'esercito nella provincia orientale del Nord-Kivu, teatro dei combattimenti. "L'M23 ha tagliato la corda - ha detto un altro funzionario militare - hanno dato alle fiamme 42 veicoli e i depositi di munizioni e sono fuggiti in tutte le direzioni, ognuno per sè e Dio per tutti". Dopo aver perso la scorsa settimana la loro roccaforte a Bunagana, alla frontiera con l'Uganda, i ribelli si erano rifugiati sulle montagne vicino al confine con Ruanda e Uganda, a quasi 2.000 metri di altitudine, nelle località di Mbuzi, Runyonyi e Chanzu. Mbuzi è caduta ieri nel pomeriggio, mentre nelle altre due località i combattimenti sono "andati avanti tutti la notte", secondo fonti militari, con il sostegno dei caschi blu dell'Onu. Secondo il governatore del Nord-Kivu, Julien Paluku, il capo militare dei ribelli, Sultani "Makenga è fuggito verso il Ruanda". (fonte Afp) AFP