In fuga dal Waziristan settentrionale, anche 150.000 bambini
Ansa - 22 giugno 2014
I profughi pachistani che hanno abbandonato il Waziristan del Nord nell'ambito dell'operazione militare avviata per eliminare il terrorismo da questo territorio al confine con l'Afghanistan hanno superato i 350.000. Lo ha detto all'ANSA l'Authority di gestione dei disastri dei territori tribali del Pakistan. Un portavoce ha precisato che "il numero di quelli che sono arrivati nel distretto di Bannu della provincia di Khyber Pakhtunkhwa ha raggiunto i 352.492, di cui 151.331 bambini".
L'emergenza è grande perché, come ha dichiarato all'ANSA il deputato nazionale per il Waziristan settentrionale, Muhammad Nazir Khan, "il governo aveva promesso che avrebbe fornito mezzi di trasporto per l'evacuazione, ricoveri, medicine e cibo, ma in realtà ha fatto molto poco". La popolazione stimata di questo territorio è di 840.000 abitanti, prevalentemente appartenenti alle tribù Utmanzai e Dawar, e nessuno è in grado di sapere oltre a quelli che sono partiti, quante altre decine di migliaia di abitanti hanno intenzione di abbandonare le loro case nell'imminenza dell'intervento dell'esercito.
Khan ha poi detto che esiste solo un punto di ingresso nel distretto di Bannu dal Waziristan settentrionale a Saigai "e le persone ed i veicoli, che hanno formato una coda di chilometri, aspettano per ore e ore. Mi è stato riferito - ha aggiunto - che negli automezzi molte persone anziane sono morte". Infine, a causa della carenza di mezzi di trasporto, moltissime persone stanno fuggendo a piedi e questo, ha concluso, rende l'impresa ancora più ardua e dolorosa.
Da una settimana l'aviazione pachistana sta bombardando le zone di montagna del Waziristan settentrionale, mentre reparti scelti militari hanno compiuto blitz che hanno avuto un bilancio dichiarato dalle fonti ufficiali di 250 militanti antigovernativi pachistani e stranieri uccisi. Una volta ultimato l'esodo della popolazione civile dal territorio, ha indicato l'ufficio stampa dell'esercito (Ispr), i militari entreranno nelle zone abitate "per eliminare i terroristi e le loro basi".